L’Associazione è nata nel giugno del 2012 a Monaco, perché il Principato riunisce attorno a delle prospettive terapeutiche straordinarie, personalità del mondo scientifico e della salute, ma anche personalità politiche, economiche e religiose in un contesto etico e profondamente umano.
  • Monaco è conosciuta per essere un crocevia internazionale di talenti e di attività e la sua azione umanitaria all’estero è riconosciuta all’unanimità.
  • Monaco ha sviluppato un polo di ricerca in biologia medica dove i ricercatori e i medici operano su diversi fronti: la professoressa Eliane Gluckman vi ha sviluppato un « osservatorio della drepanocitosi », malattia del sangue, mortale presso i più poveri, ma facilmente curabile con i trapianti di sangue del cordone.
  • Il Governo Monegasco è favorevole alla ricerca in questo ambito e affinché il reparto maternità dell’ospedale diventi un centro di raccolta del sangue del cordone, in un contesto legislativo rigoroso.
  • Nella sfera politica, la messa in opera di un centro di bio-risorse è uno dei 50 progetti futuri presentati in Monaco 2029, documento elaborato dal Conseil National (Parlamento Monegasco) con l’aiuto di economisti e personalità di spicco.
  • Sul piano etico, la Chiesa e il Comitato Diocesano Monegasco di Bioetica sono in egual misura molto favorevoli allo sviluppo di un tale progetto. Le cellule del cordone ombelicale non pongono alcun tipo di problema etico dal momento che non ledono né la madre né il bambino.

L’ASSOCIAZIONE “CORDONS DE VIE” È NATA CON LO SCOPO DI DARE CORPO A TUTTE LE SUE SPERANZE.